Expo 2020

Hopkins Architects ha pianificato, progettato e realizzato la più grande area costruita di Expo 2020: i "Distretti tematici", che comprendono 87 edifici permanenti distribuiti su tre "petali" separati, che ospitano 136 paesi partecipanti. Ciascuno dei tre petali ha un carattere unico e memorabile, rappresentato attraverso diverse geometrie e colori per riflettere i tre temi principali di Mobilità, Opportunità e Sostenibilità. Il paesaggio, progettato dal sub-consulente LAND Italia, ha parimenti contribuito alla definizione del carattere di ciascun Distretto Tematico:

MOBILITÀ
La parola chiave legata alla Mobilità è “Esplorazione”, un concetto profondamente radicato nella cultura locale. Le rotte commerciali via terra e via mare si sono sviluppate nel corso dei secoli e la vegetazione illustrerà questo scambio. Le piante sono state esportate e importate; nuove specie hanno cambiato l'identità del paesaggio con nuovi usi e nuove conoscenze. Qui troviamo i frutteti, i palmeti, la coltivazione delle spezie, ma anche gli alberi ornamentali di più recente introduzione.

OPPORTUNITÀ
L'opportunità è il regno dell'arte e del sogno; il paesaggio di riferimento è il deserto, con la sua luce, il suo calore, la sua vastità. Potenzialmente l'ambiente più difficile diventa il punto di partenza, il luogo dove tutto può succedere, grazie alla creatività e alla fantasia. La vegetazione del deserto e degli altipiani non si presenta come una ricostruzione letterale di paesaggi, ma come cluster di singole specie. Molteplici tessere che portano alla creazione di qualcosa di grande, innovativo, emozionante.

SOSTENIBILITÀ
Meraviglia e stupore sono vissuti dal visitatore in Sostenibilità. Le piantumazioni mostreranno l'incredibile adattabilità e crescita della vegetazione in ambienti estremi e difficili come i vari paesaggi degli Emirati Arabi Uniti. Sarà anche una testimonianza della capacità dell'uomo di coesistere con questi paesaggi dai quali trarre sostentamento con soluzioni brillanti e innovative che possono diventare un esempio per un futuro più consapevole e una gestione sostenibile delle risorse.

Le strade sono punteggiate da cortili, dove le persone possono sedersi e godersi il canto degli uccelli o il suono dell'acqua in un ambiente che evoca le qualità e il carattere della vecchia Dubai. Una spina centrale attraversa ogni quartiere e si collega a una piazza principale, con giochi d'acqua, palchi per eventi, aree di attività e luoghi di riposo, tutti raggruppati sotto eleganti strutture ombreggianti a forma di imbuto.
Dopo Expo 2020, il progetto sarà riproposto per fornire un quartiere creativo e vivace per start-up e aziende tecnologiche innovative con un vivace campus di edifici a uso misto interconnessi tramite ponti che si affacciano su spazi paesaggistici. Il progetto è stato premiato LEED Gold.

Marco Antonini è stato Planting Consultant per LAND Italia e Hopkins Architects occupandosi per questo progetto anche del reperimento delle piante e della Direzione dei Lavori in fase di esecuzione.

 

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